NATALE 2023
Anche quest’anno scegliamo di trascorre il Natale e salutare il nuovo anno con un bel viaggetto in camper, toccando il Friuli Venezia Giulia, sconfinando in Slovenia e terminando il nostro viaggio in Veneto
TRIESTE (FRIULI VENEZIA GIULIA)
Trieste è una città portuale e di confine, sicuramente conosciuta nel mondo per la Bora, il vento secco e potente che dall’altopiano piomba sul golfo, spazzando strade e agitando le acque del mare, che fortunatamente nei giorni in cui siamo stati noi non ha soffiato. E’ una graziosa città che vale la pena di visitare e di trascorrervi qualche giorno. Tra le principali attrazioni vi sono il Borgo Teresiano, la splendida Piazza Unità d’Italia, il Molo, l’Arco di Riccardo, il Teatro Romano e la Scala dei Giganti. Qualche chilometro fuori Trieste si trova il magnifico Castello di Miramare coi suoi splendidi e immensi giardini, mentre nel Rione San Sabba sorge l’Ex Risiera, che dopo l’occupazione del territorio da parte delle forze tedesche durante la seconda guerra mondiale, venne utilizzata come campo di concentramento e di prigionia provvisorio per i militari italiani, politici ed ebrei, in attesa di essere inviati ad Auschwitz o in altri campi di sterminio.
Per la sosta, dovendo rimanere qualche giorno, abbiamo optato per il Camping Obelisco, un po’ spartano, ma comodo se dotati si scooter per raggiungere Trieste e in posizione alquanto panoramica sul golfo. Non da ultimo, comodissimo per chi viaggia con cani come noi, in quanto appena fuori dal campeggio vi sono diverse possibilità di passeggiate nel bosco.
SALINE DI SICCIOLE (SLOVENIA)
Sono le saline più settentrionali del mare Adriatico, e sorgono in territorio Sloveno, a pochi chilometri dal confine con l’Italia. E’ tra gli ambienti umidi di maggior estensione della Slovenia, nonché habitat di numerosissime specie di volatili. Sicuramente l’inverno non è il periodo migliore dell’anno per visitarle, ma dato che eravamo in zona, abbiamo comunque voluto vivere questa esperienza che si è rivelata alquanto piacevole e istruttiva.
Per maggiori informazioni clicca sul link.
GROTTE DI POSTUMIA (SLOVENIA)
Se c’è una cosa da non perdere assolutamente se si ci si trova in Slovenia, sono le grotte di Postumia, uno spettacolare mondo sotterraneo che madre natura ha creato in milioni di anni di lento e costante lavoro. 24km di gallerie, di cui solo 5 visitabili, formazioni rocciose e calcaree di ogni dimensione, spaziando dalla sala degli spaghetti alla grande stalagmite di 5m di altezza, sale immense, piccoli draghi e la più antica ferrovia sotterranea che permette di attraversare i primi 3.5km comodamente seduti all’interno dei propri vagoni.
Il biglietto d’ingresso e il parcheggio del camper non sono certo tra i più economici, ma… vale la pena una volta nella vita di fare questa esperienza.
Per la sosta abbiamo usufruito del posteggio riservato ai camper con servizi annessi (il carico acqua in inverno non è possibile)
CASTELLO DI PREDJAMA (SLOVENIA)
A 9km di distanza dalle grotte si trova questo particolare e affascinante castello, incastonato all’interno di una parete rocciosa alta 123m. Una fortezza praticamente inespugnabile, tant’è che il ribelle cavaliere Erasmo, che lo abitò, riuscì a respingere per più di un anno gli attacchi dell’esercito imperiale… solo il tradimento di un suo servo pose fine all’assedio.
E’ possibile abbinare la visita al castello a quella delle grotte di Postumia acquistando un unico biglietto.
Per la sosta notturna, siamo ritornati a Trieste all’area camper in zona portuale… non è di certo tra le migliori, ma per una notte ci si può adattare.
GRADO (FRIULI VENEZIA GIULIA)
Ripreso il nostro viaggio, ci siamo recati a Grado, chiamata anche “L’isola del sole” anche se di sole non ne abbiamo proprio visto. Qui ci siamo concessi una passeggiata per le vie (calle) del suo centro storico con visita alla Basilica di Santa Eufemia per ammirare il pavimento fatto di mosaici, quattro passi sulla diga eretta a protezione della città, dalla quale si può scendere in riva al mare e calpestare la finissima sabbia, e infine un giretto al caratteristico Porto Mandracchio a forma di Y rovesciata, dove ormeggiano natanti e pescherecci.
Per la sosta, a 2km dal centro di Grado, vi è un’area camper con tutti i servizi
ADRIA (VENETO)
In questa cittadina in provincia di Rovigo che si trova all’interno del parco regionale del delta del Po, abbiamo salutato il vecchio anno e dato il benvenuto al nuovo. Non era tra le nostre mete, anche perchè non spicca certo di notorietà e nemmeno fa parte delle tappe turistiche dei percorsi del Veneto, ma il tutto esaurito in quel di Chioggia ci ha fatto dirottare qui, permettendoci di rilassarci, passeggiare lungo il Canalbianco coi nostri adorati pelosi, e visitare il Museo Archeologico Nazionale.
Per la sosta, ad Adria vi è una piccola area camper completamente gratuita con tutti i servizi
BASSANO DEL GRAPPA (VENETO)
E’ una graziosa città ricca di storia legata principalmente al Ponte degli alpini sul fiume Brenta (oggi divenuto un attrazione turistica, un tempo il luogo del doloroso saluto degli alpini diretti al fronte), alla grappa, alla ceramica e alla famiglia Nardini. Il suo centro è ricco di scorci pittoreschi, piazze, palazzi storici e musei. Da non perdere il Viale dei Martiri, luogo tristemente famoso per l’impiccagione di 31 partigiani il 26 settembre 1944 da parte dei soldati tedeschi. Su ogni albero è infissa una targa riportante nome e cognome dell’impiccato.
Per la sosta, in periferia vi è un’area camper completa di servizi.
SACRARIO DEL MONTE GRAPPA (VENETO)
Ultima tappa del nostro tour, il Monte Grappa, teatro di sanguinose battaglie. Sulla sua vetta, a 1776mslm, è stato eretto il Sacrario Militare dove riposano 12600 Caduti Italiani e più di 10200 Austro-Ungarici, conservati in due distinte strutture collegate tra loro dalla Via Eroica, lungo la quale sette coppie di grandi cippi di pietra ricordano i nomi delle località in cui si sono combattute le battaglie più importanti del Grappa. Un luogo di grande rispetto e commozione, dove la rabbia si associa alla delusione della consapevolezza che il martirio di queste persone, purtroppo, pare non aver insegnato nulla o quasi all’umanità, visto che ancor oggi si combattono guerre.
Una piccola curiosità: nel Sacrario Austro-Ungarico vi è sepolto un soldato dal nome Péter Pan, che non ha nulla a che vedere con il leggendario personaggio che tutti conosciamo, ma che semplicemente, come tutti gli altri giovani ragazzi sepolti qui, il 19 settembre del 1918 ha perso la vita in una delle sanguinose battaglie sul monte Grappa, a soli 21 anni di età!
UN PO’ DI NOI
Nell’album fotografico che segue, una serie di immagini di noi e di Gioy, Vito e Jessy scattate in momenti diversi del nostro viaggio.