1 – 5 NOVEMBRE 2023
E’ un percorso di oltre 90km che si snoda tra dolci e verdeggianti colline incastonate tra i territori di Venezia e le Dolomiti. E’ da diverso tempo che programmavamo un viaggetto in queste zone, e visto che quest’anno la festività del 1 novembre capita di mercoledì, decidiamo di concederci qualche giorno di ferie per goderci una mini vacanza visitando questo territorio. Purtroppo però, alla fine c’è sempre un ma o un però, le previsioni meteo non sono del tutto incoraggianti e in alcuni casi anche un po’ allarmanti, ma per fortuna non è andata proprio così male e siamo riusciti a goderci anche un paio di giorni di sole.
Il nostro itinerario ha inizio con la visita al Molinetto della Croda, un antico mulino costruito a ridosso della roccia (la Croda per l’appunto) in zona Refrontolo, lungo la via che da Valdobbiadene porta a Conegliano.
Proseguendo abbiamo raggiunto Conegliano, che sorge a ridosso delle Prealpi Trevigiane, famosa anche per aver dato i natali al pittore Giambattista Cima. Purtroppo in questa giornata ha piovuto anche abbondantemente per quasi tutto il giorno, e così ci siamo limitati a fare una fuitina in città muniti di ombrello visitando il Duomo e parte della città solo esternamente, anche perchè alcuni palazzi come “La Sala dei Battuti” erano chiusi.
Per la sosta ci siamo appoggiati all’area camper di Conegliano, dove siamo stati calorosamente accolti da uno dei gestori che si è prodigato al meglio per fornirci informazioni sia sull’area che sui dintorni da visitare dotandoci di cartine e dépliant e di tutto e di più… persino una bottiglia di prosecco in omaggio.
Proseguendo lungo la Strada del Prosecco ci siamo spostati a Revina Lago, dove avremmo dovuto visitare il “Parco Archeologico Didattico del Livelet”, purtroppo chiuso. In successione siamo transitati per Cison di Valmarine ammirando dal basso Castelbrando, oggi trasformato in hotel, Follina con la sua Abbazia Cistercense, Combai, famosa per i buonissimi “Marroni di Combai”, e infine Valdobbiadene, dove abbiamo pranzato nell’Osteria senz’oste, un luogo magico e particolare dove è possibile gustarsi i prodotti locali in mezzo ai vigneti e in totale autonomia.
Per la sosta ci siamo appoggiati all’area camper di Valdobbiadene.
Lungo la via del ritorno, per spezzare il lungo viaggio, abbiamo sostato una sera e una notte a Soave, visitando solo il piccolo borgo medioevale e non il castello già visitato in passato. Per la sosta, area camper appena fuori le mura, molto comoda e con bella vista sul castello.